Esistono diverse tipologie di stomatite, ma le più note e maggiormente diffuse sono la stomatite aftosa e la stomatite erpetica. Si tratta di due disturbi che presentano sintomi molto simili, ma che sono diverse in relazione alla causa scatenante e alla possibilità di trasmissione.
La stomatite aftosa è la patologia della mucosa orale più diffusa, con una percentuale che arriva ad interessare fino al 50 per cento della popolazione.
La formazione di piccole afte benigne all’interno della bocca colpisce persone di tutte le età, dai bambini agli anziani, con una prevalenza riscontrata per il sesso femminile. Le cause di questa patologia non sono ad oggi definite con certezza.
Tuttavia, esistono una serie di fattori ricorrenti, legati alla stomatite aftosa, che rimane un disturbo non contagioso. Le afte, infatti, non vengono trasmesse attraverso baci o scambi di bicchieri, né con altri contatti ravvicinati.
Esiste invece una sorta di predisposizione ereditaria a questa infiammazione, così come alcune situazioni debilitanti che favoriscono l’insorgere delle piccole ulcere orali.
Tra queste, spiccano le allergie e le carenze alimentari (in particolare di vitamine e acido folico), così come gli squilibri ormonali e particolari situazioni di stress o traumi. Non rientrano nel disturbo di stomatite aftosa le ulcere di natura traumatica, che hanno natura occasionale e non sono ricorrenti, come quelle che indicano la presenza dell’infiammazione vera e propria.
La stomatite erpetica è una particolare forma di stomatite di natura virale. La sua causa è infatti la presenza del virus Herpes Simplex 1, lo stesso che può generare l’herpes labiale.
Considerata la sua natura, dunque, a differenza della forma precedente, la stomatite erpetica è fortemente contagiosa. Ancora, a differenza della stomatite aftosa che interessa zone circoscritte del cavo orale, la stomatite erpetica tende a coinvolgere l’intera mucosa.
Questa forma virale può portare ad una febbre molto alta, fino a 40°, con dolore e bruciore particolarmente forte. Il disturbo appare abbastanza frequente nei bimbi, ma può essere curato senza destare troppe preoccupazioni.
E’ bene rivolgersi sin da subito al medico, che prescriverà un adeguato farmaco antivirale, oltre a medicine con azione emolliente, per ridurre i fastidi delle piccole lesioni. Nel frattempo, è opportuno osservare comportamenti adatti ad evitare il contagio, facendo in modo che il soggetto colpito utilizzi stoviglie e posate dedicate, da igienizzare con cura di volta in volta.
In caso di bimbi piccoli, è anche importante evitare che introducano oggetti in bocca, oppure le dita delle mani, che possono diventare veicolo di trasmissione del virus anche su altre parti del corpo.
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